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Un taccuino: il tuo migliore amico

Sei incazzato? Scrivi. Scrivi perché sei così arrabbiato, che cosa ti è successo, com’è andata … Scrivere ti costringe a fare ordine, dentro la tua testa. Ti costringe a dare un nome alle cose, alle emozioni che si agitano dentro di te. Solo fare questo ti aiuta a vedere meglio il tuo malessere, a prendere una distanza, ad uscire dal “magma emozionale” che ti fagocita. E questo è il primo passo per governare meglio le tue emozioni, anziché subirle.

Hai paura? Scrivi. Scrivendo impari a conoscere meglio la tua paura anziché continuare a reprimerla e fare finta che non esista. Osservando la tua paura, descrivendola, impari a capire meglio che cosa la attiva, come si sviluppa e cresce dentro di te. E se la osservi abbastanza da vicino capisci anche come incanalarla, come indirizzarla e trasformala in azione, anziché rimanerne paralizzato. Le persone coraggiose sono quelle che hanno imparato a conoscere molto bene la propria paura…

Rilasciare emozioni pesanti

Sei triste? Scrivi. Scrivi perché sei così depresso, che cosa ti manca, qual è il vuoto che hai dentro… Poiché l’atto di osservarti e scrivere porterà via l’attenzione, un po’ alla volta, da tutta quella tristezza. E poi: descrivere cosa ti accade ti fa scoprire cose nuove di te, da cui rimani sorpreso e incuriosito, cose a cui non avevi mai fatto caso. Che ti saranno utili per essere sempre meno triste, in futuro.

Se ci pensi, è quello che gli uomini hanno sempre fatto con la musica. Il blues è questo: per un attimo racconto qualcosa che è andato male e l’atto di raccontarlo mi alleggerisce, mi aiuta a “trasformare” la tristezza in qualcos’altro, qualcosa di più leggero e sopportabile, che diventa canto, azione, espressione. La scrittura ha lo stesso potere. E’ racconto. E’ espressione. Ma in più, rispetto al canto, è anche comprensione. E se lo fai diventare un dialogo costante con te stesso diventa un’arma potente.

Avere nuove intuizioni su di te

Sei felice? Beh, scrivi. Anche se non ti verrebbe di farlo (quando le cose vanno bene siamo più distratti). Anche in questo caso è importante “accorgersi” di che cosa ti rende così felice o leggero o euforico. Normalmente lo attribuiamo al caso, o a una giornata andata bene (quindi, ancora una volta, alla fortuna). Ma in realtà non è così: ci sono delle cose precise che facciamo che ci procurano benessere e serenità, ma nella velocità della nostra vita non ce ne rendiamo conto… Scrivere ti aiuta a scoprire quali sono quelle cose, anche piccole, anche minime, ma che aumentano la qualità delle tue giornate. Scriverle ti aiuta a ricordarti cosa devi fare, se vuoi più gioia nella tua vita.

Riassumo: scrivere, da un lato, ti aiuta a rilasciare emozioni “pesanti” che restano sulle pagine di un quaderno e defluiscono dal tuo sistema emozionale. Dall’altro ti aiuta ad avere intuizioni e comprensioni su di te, che non avresti mai avuto se non ti fossi preso un tempo per riflettere con calma e rivedere “alla moviola” i tuoi comportamenti, le tue reazioni automatiche, i tuoi pensieri.

Basta un taccuino. Non ti serve un aiuto esterno, non ti serve una guida, non ti serve un guru. Ma devi esserci tu. Almeno tu devi essere “presente”.

Infatti scrivere regolarmente ti aiuta ad essere un po’ più presente dentro la tua stessa vita. Ti porta ad “esserci di più”.

Investi pochi euro in un taccuino: diventerà il tuo migliore sparring partner nel viaggio di scoperta di chi sei. E soprattutto di chi puoi diventare. 

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