Come evitare powerpoint
Quando accendi il computer e apri la tua bella presentazione in powerpoint, accendi il proiettore e abbassi le luci, nella mente dei presenti succede una cosa che, a occhi nudo, non si vede.
Lo spettatore che vede quel formato e quella tipica grafica, che i suoi occhi hanno visto centinaia di volte nel corso di una vita, sa automaticamente che si può rilassare, che si può mettere comodo sulla sedia e, con la complicità della penombra, può parzialmente “staccare la spina”. Vedere il format di powerpoint è il segnale, per il cervello, che può serenamente rilassarsi fino a nuovo ordine. Questo è quello che accade in tutti i presenti. Impercettibilmente. Inconsciamente. Irresistibilmente… E’ l’assuefazione sensoriale a powerpoint che genera l’ottundimento dell’attenzione. Anche se nessuno te lo confesserà mai.
Per questo motivo, ogni volta che puoi, prova a fare qualcosa di diverso che proiettare delle slide. Quindi, se non devi assolutamente mostrare grafici e tabelle, è utile capire cos’altro puoi fare per animare una presentazione. Eccoti qualche idea.
5 modi per rendere viva una presentazione
1. Lavagna a fogli mobili (flip chart)
E’ quella che uso ogni volta che vado in aula di formazione. Sì lo so, ti sembrerà low-tech, ma fa il suo maledetto lavoro. Vantaggi: quando il pubblico vede una persona che impegna tutto il suo corpo per scrivere con pennarelli colorati su un grande foglio bianco, questo è uno spettacolo molto più “attenzionale” che leggere sul muro una slide di powerpoint.
E poi vedere un disegno, uno schema, una frase scritta a mano che si compone sotto i tuoi occhi, mentre qualcuno ti spiega quel concetto, è un processo di comprensione e di apprendimento molto più efficace rispetto a una slide dove tutto è già scritto. In quest’ultimo caso la mente del pubblico è molto più passiva e meno “ingaggiata”.
Per di più, anni di formazione a manager di qualunque azienda mi confermano che quando non usi le slide, loro ti adorano. E questo vuol dire che di slide non ne possono più. Tienine conto…
2. Oggetti e prototipi (props)
Cioè portare in presentazione il prodotto di cui si parla, o un prototipo, o un modello tridimensionale che rappresenta la tua idea. E’ un modo per dare forza e suggestione a tutta una presentazione. L’idea di cui parli improvvisamente prende vita, forma, sapore, a volte anche odore… Per questo Steve Jobs durante le presentazioni di lancio dei nuovi prodotti Apple faceva circolare in sala prototipi ed esemplari del nuovo prodotto: in modo che il pubblico potesse vedere, toccare, soppesare, annusare, ed essere così completamente suggestionato dall’oggetto.
E’ un modo infallibile per attivare energia nel pubblico e per vendere con più facilità un’idea, un prodotto, una visione. E per offrire una presentazione in cui succede qualcosa. Per creare un’interazione, fra te e il pubblico, in cui si muove più adrenalina.
3. Invita qualcuno (testimonial)
Chiama sul palco il cliente ideale a cui vuoi vendere un prodotto (sì, una persona in carne ed ossa). Oppure un cliente soddisfatto, che parla bene di te. O un fornitore che dà una testimonianza su com’è interessante lavorare con te. O qualunque altra cosa tu voglia dimostrare. In una parola: condividi il palco con qualcun altro. Da noi non lo fa nessuno, ma è una buona idea: l’ospite crea un effetto sorpresa, ed è più piacevole per il pubblico vedere un’altra faccia e sentire un’altra voce, che si alternano alla tua. E tutta la presentazione diventa immediatamente più dinamica.
4. Fai “muovere” il pubblico
Chiama un volontario dal pubblico e fai una “dimostrazione” davanti a tutti (su qualunque cosa tu voglia dimostrare). Oppure, tu e lui, fate un piccolo role play che faccia emergere un punto, una verità, una riflessione.
Oppure: chiedi al pubblico che cosa ne pensa di un tema che hai appena toccato, con domande chiuse e alzata di mano. Cioè crea delle votazioni in diretta su un concetto, su chi è pro e chi è contro, e commenta al volo i risultati che vengono fuori. E’ divertente, per te e per loro.
Ancora: dividi il pubblico in gruppi (da due, da cinque… scegli tu in base alla grandezza della platea) e fagli fare un brainstorming volante su un tema che hai appena esplorato. Dagli 5 minuti, poi raccogli i risultati e commentali. Anche questa è “benzina” fresca per far progredire la tua presentazione in modo interessante.
Ricorda: ogni volta che le persone muovono il corpo tornano ad essere attente, perché lo stimolo fisiologico del movimento riattiva la loro “presenza”. Quindi: se a un certo punto vedi le persone di fronte a te un po’ distratte e assenti, fai qualcosa per metterle “in moto”, letteralmente.
E poi far lavorare attivamente le persone è un ottimo modo per avere da loro feedback preziosi sui temi di cui stai parlando. Cosicché la tua presentazione, un po’ alla volta, inizia a diventare un dialogo anziché un monologo.
5. Domande e risposte (Q&A)
Questo l’hai sentito tante volte, ma quante volte l’hai fatto davvero? La maggior parte degli speaker sfuggono alle domande. Anzi alcuni “vanno lunghi” di proposito con il loro speech, per ridurre al minimo la parte finale dedicata all’interazione con il pubblico. Ma sai, questa non è un’appendice della presentazione, a volte può diventare la parte migliore del tuo intervento. Perché il nocciolo di ogni presentazione non è dimostrare quanto sei bravo, ma piuttosto riuscire a creare una vera “connessione” con il pubblico che hai davanti.
Per questo, quando sei di fronte a un pubblico curioso e reattivo ti invito a creare più sessioni di “domande e risposte”: ad esempio, una a metà del tuo intervento e una alla fine. E la presentazione diventa subito più viva e interattiva.
Ma questa idea vale anche nel caso opposto: quando hai davanti un pubblico “morto”, che sta per addormentarsi… Invece di subire la situazione e continuare imperterrito la tua presentazione, fermati e fai domande: una sessione di domande e risposte costringe la gente a svegliarsi e consente a te di capire cosa sta succedendo in sala e perché quello che dici non li sta “agganciando”.
Ecco, questi sono 5 ottimi modi per rendere una presentazione più viva e coinvolgente. Per attivare il pubblico che ti sta di fronte, che ti adorerà ogni volta che lo coinvolgi di più. E per dimenticarti, almeno per una volta, di powerpoint.
Ma se ti fa paura avventurarti in presentazione senza lo “scudo” delle tue slide, puoi fare un esperimento intermedio: una presentazione in powerpoint intervallata da uno o più di questi strumenti.
Sperimenta. E vedrai che il risultato sarà già molto interessante.